Antifragilità e self-leadership

CONDIVIDI l'articolo SU:

L'antifragilità è un'attitudine, un atteggiamento mentale e pratico 

che ciascun* di noi può e deve coltivare in sè prima di trasformarla in una serie di comportamenti che si riversano – poi - nel modello della propria organizzazione.

L'antifragilità prima che un tema di leadership è un tema di self-leadership. E in quanto tale prescinde dal ruolo e - in ultima istanza - dalla stessa distinzione tra vita professionale e vita privata. 

Rappresenta una caratteristica personale che si manifesta in ogni contesto. 

Iniziamo con il definire ciò che noi intendiamo per antifragilità

L'antifragilità consiste nel saper scorgere e cogliere le opportunità anche nelle difficoltà.

A differenza della resilienza, quindi, non è reattiva ma proattiva

Di fronte a un'avversità, la persona resiliente si adatta; rimodella i propri comportamenti al nuovo contesto. 

Nella medesima situazione, la persona antifragile cambia solo se intravede un'opportunità migliore.

Non si tratta di ottusità ma- come detto poc'anzi - di proattività. L'antifragile non si modella sulle avversità, modella le avversità su di sé. Proviamo a vedere come.


1. Consapevolezza 

La persona antifragile coltiva una profonda consapevolezza anzitutto di sé.

Delle proprie eccellenze così come delle proprie fragilità; e attiva un costante dialogo con sé per decidere su quali fragilità ha senso lavorare (perché ne può trarre un beneficio personale o professionale) e su quali è inutile, perché il beneficio che ne trarrebbe non è proporzionato al consumo di energia e tempo richiesto. 

Piuttosto che una quantità di ‘punti deboli rinforzati’ preferisce coltivare poche eccellenze, rispetto alle quali può veramente fare la differenza per sé e per gli altri.

Oltre le competenze, la consapevolezza riguarda anche la propria personalità: la combinazione di aspetti caratteriali, comportamentali e valoriali che rende ciascun* un soggetto unico.

E il dialogo interno riguarda - anche in questo caso - la spinta a cambiare ciò che non giova, così come l'accettazione di ciò che si è coscienti di non poter cambiare.

 

2. Approccio sistemico

Le persone antifragili pensano e agiscono in modo sistemico. 
Consapevoli di essere parte di un 'tutto' più grande, che possono (solo) in parte influenzare. Ciò che la persona antifragile sa e fa è - però - non lasciarsi condizionare da ciò che le accade intorno e sopra, se non nella misura in cui non può prescindere dal tenerne conto o nel caso in cui questa influenza rappresenti uno stimolo e una suggestione ispirazionale.

 

3. Rapporto con il tempo

L'antifragile vive nel presente

Gli eventi del passato rappresentano un bagaglio di esperienze dalle quali apprendere, per replicare pensieri, azioni e parole producenti e per evitare quelli che si sono rivelati nocivi. Ma, una volta cristallizzato l'apprendimento, il passato viene lasciato andare, nella consapevolezza della sua immutabilità. 

L'antifragile guarda al futuro in una logica predittiva

Il suo agire presente è dettato da una visione prospettica anche di lungo periodo, guidato dalla consapevolezza che i grandi obiettivi si raggiungono con piccoli, costanti passi. 

 

4. Interdipendenza 

L'antifragile vive nell'interdipendenza.

Tutto quanto sopra descritto spinge la persona antifragile a ricercare e praticare l'interdipendenza.

Possiamo definire l'interdipendenza come la relazione tra persone che, pur potendo far bene da sole, scelgono di fare insieme per fare meglio.

L'interdipendenza si fonda sulla consapevolezza di ciascun* di non poter fare tutto al meglio in autonomia, ma di poter trarre beneficio dal migliore contributo dell'altr*. 

È caratterizzata da una leadership diffusa, da un modello organizzativo non gerarchico e tuttavia strutturato per garantire efficacia ai processi.

 

5. Trasversalità delle competenze e apprendimento continuo

La persona antifragile non è iper specializzata

È piuttosto qualcun* che, pur avendo sviluppato competenze specifiche, è curios* e apert* a contaminazioni da parte di altre discipline, culture e linguaggi, dalle quali trae ispirazione per far evolvere in modo creativo e innovativo le proprie competenze, così come la propria organizzazione.

L'antifragile è anche una persona che non si stanca mai di imparare e che anzi ama coltivare la propria curiosità e il proprio desiderio di conoscere.

---

L'antifragilità è un percorso, non un approdo.

Lo potremmo definire uno stile di vita, una filosofia di vita e, potremmo anche dire, a buona ragione, che è 'il prodotto' di uno stile di vita filosofico. 

Un approccio a sè e al mondo, alle sfide e alle opportunità della vita personale e professionale.

Indipendentemente dalle situazioni contingenti.

Noi leggiamo e studiamo per te. Ricevi i nostri aggiornamenti


ISCRIVITI A